La digitalizzazione dell’intermediazione immobiliare: uno sguardo dal futuro
L’intermediazione immobiliare non è più quella di un tempo. Ce lo racconta in modo chiaro e ispirato Alberto Gallinari, titolare di Studio Orefici e membro di giunta FIMAA con delega IT, nel suo contributo per ReQuadro dal titolo “La digitalizzazione dell’intermediazione immobiliare: un viaggio che è già iniziato”.
Dalla carta al Web3: un cambio di paradigma
Oggi più che mai, il settore immobiliare è attraversato da una trasformazione strutturale. Dopo anni di moduli cartacei, fax e archivi fisici, siamo passati a piattaforme centralizzate (Web2) e ora ci affacciamo a una nuova era: quella della blockchain e del Web3, dove ogni informazione è tracciabile, sicura e trasparente.
La blockchain permette infatti di archiviare dati in modo immutabile, riducendo rischi di errore, frodi e opacità. Una vera opportunità per noi agenti immobiliari, che siamo sempre più protagonisti — e garanti — nelle operazioni di compravendita.
Smart contract: quando il futuro incontra l’efficienza
Gallinari sottolinea un passaggio epocale anche nei pagamenti e nella gestione contrattuale. Dimentichiamoci il classico “salvo buon fine”: grazie agli smart contract, ogni operazione si esegue solo al verificarsi di condizioni predefinite. Risultato? Tempi certi, procedure automatizzate, massima conformità alle norme antiriciclaggio e privacy.
Tokenizzazione degli asset: l’investimento del futuro
Nel suo intervento, Gallinari anticipa anche una tendenza che sta già prendendo piede in altri paesi: la tokenizzazione immobiliare. Un processo che consente di trasformare un immobile in “quote digitali” scambiabili, rendendo l’investimento accessibile anche a piccoli investitori. Un concetto che si avvicina al crowdfunding, ma con tecnologie e garanzie molto più avanzate.
Regolamenti europei come il MiCAR (2023/1114) stanno già definendo le basi legali per questi nuovi scenari, aprendo opportunità anche per il mercato italiano.
E oggi, cosa possiamo fare?
Gallinari cita due applicazioni concrete già operative:
Registrazione dei contratti in blockchain, con data certa e contenuti immutabili
Fascicoli immobiliari digitali e tracciabili, per archivi sicuri, consultabili solo da chi autorizzato
Due esempi che dimostrano come la digitalizzazione non sia un’ipotesi futura, ma un presente reale, già a disposizione di chi vuole coglierne il potenziale.
Essere protagonisti del cambiamento
Il messaggio finale è chiaro: la digitalizzazione non può essere ignorata. Sta a noi, come professionisti, formarci, aggiornare le competenze e guidare il cambiamento. Per offrire un servizio più efficiente, più trasparente e sempre più orientato al cliente.
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